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LE DIPENDENZE PATOLOGICHE: IL GIOCO D’AZZARDO

Il gioco è il figlio dell’avidità, fratello dell’iniquità, padre del male.
(George Washington)


gioco d'azzardo: dipendenza patologica


Quando si parla di dipendenza la nostra mente pensa subito alla classica droga, al fumo, all’alcool ecc.

In effetti questi oltre che vizi deleteri per la salute fisica, mentale ed economica, rappresentano anche delle vere e proprie prigioni psicologiche nelle quali si resta rinchiusi per molto tempo.
Solo una grande forza di volontà unita all’aiuto indispensabile di specialisti riesce in diverse occasioni a liberare chi ne è affetto.

Ma quelle citate non sono le uniche dipendenze dalle quali sottrarsi o meglio nelle quali non addentrarsi mai.
Esistono altre, ugualmente nocive per l’essere umano che talvolta rovinano totalmente la vita di chi ne diventa vittima, ma anche dei propri familiari e amici.
Stiamo parlando di gioco d’azzardo, pornografia, ma anche di eccessivo lavoro.
Ognuna conduce a conseguenze diverse ed ognuna ha un impatto su chi ci vive accanto.

Per alcuni parlare di gioco d’azzardo significa discutere di un semplice passatempo o hobby, per altri l’eccessivo lavoro e studio è fondamentale per avere successo e scalare i gradini della società, per altri ancora la pornografia è un innocuo divertimento che poco incide sull’idea che si crea verso la sessualità o il danno emotivo che subisce chi ne viene a conoscenza.

Indipendentemente dal parere comune, il campo scientifico conferma che queste citate sono delle vere e proprie dipendenze patologiche.
Alcuni dati confermano quanto detto.
Il gioco d’azzardo, parlando solo dell’Italia, nel 2015 ha fatturato oltre 88 miliardi di Euro
Per comprendere quanto questo valore sia elevato basti pensare che in media ogni abitante è come se avesse speso 1400 Euro nell’intero anno a giochi di vario genere. Numeri da rabbrividire.


Un tempo per giocare d’azzardo era necessario chiudersi in locali nascosti o trattare individui poco raccomandabili, oggi invece grazie, o forse è meglio dire per colpa di un uso improprio di internet, il gioco d’azzardo entra nelle nostre case con una facilità disarmante.

Da innocuo passatempo si trasforma in breve tempo in malattia patologica devastante.
Slot machine, video lotterie, Superenalotto, Gratta e Vinci, lotto, poker, bingo, roulette, scommesse sportive, chi più ne ha più ne metta e la vita di chi rimane intrappolato e di chi è accanto diventa un inferno.

È inutile cercar di capire perché le leggi non vietino ogni forma di gioco d’azzardo, così come non vietano la vendita di sigarette.
L’introiti nelle casse dello Stato giustificano la rovina di migliaia di famiglie nelle stesso modo in cui i lauti guadagni derivanti dalla vendita delle sigarette rendono accettabile la morte di tante persone per cancro ai polmoni.
Qualche messaggio disincentivante prima del gioco, così come quelli scritti sui pacchetti delle sigarette e la coscienza viene messa a tacere.

Se sei vittima del gioco d’azzardo, fatti aiutare prima che sia troppo tardi.
I soldi non hanno mai dato felicità a nessuno.
Servono per quel che devono servire, e devono essere la conseguenza di un onesto lavoro.
Pochi, ma gratificanti, molti se si ha la fortuna e la capacità di avere un lavoro proficuo, ma mai frutto del gioco d’azzardo.
Informazioni queste forse scontate, ma che hanno lo scopo di ricordarci che esistono patologie serie che vanno curate e persone che hanno la necessità di capire che la schiavitù è un male dal quale ci si libera solo con la consapevolezza e l’aiuto di specialisti.

Ma esistono elementi che possano evidenziare o aiutare a capire che si è diventati schiavi e vittime del gioco d’azzardo, nelle sue molteplici forme?
La risposta è si di seguito elenco almeno 4 di queste, ognuna con il suo nome specifico che la contraddistingue.

  • craving: desiderio incontrollabile di giocare. Può nascere in qualsiasi momento della giornata.
  • gambling: senso di onnipotenza sulle proprie capacità di saper calcolare le probabilità di vincere con conseguente incapacità invece di stimare i soldi che si stanno perdendo durante il gioco.
  • Assuefazione: bisogno di giocare sempre di più per appagarsi.
  • Astinenza: irritabilità e frustrazione se non si riesce a giocare.

L’elenco ovviamente non è esaustivo, ma può dare una prima indicazione per capire se noi o chi ci è accanto è entrato in questo pericoloso vortice.
Vincere è un dovere, ma non nel gioco d’azzardo. Bisogna vincere nella vita aumentando la propria autostima e non facendosi condizionare dagli stereotipi che il sistema profonde.

gioco d'azzardo e felicità

Ricco non significa felice, ricco non significa successo, ricco non significa migliore.
Onestà, altruismo, dedizione, famiglia, amici  spiritualità: sono queste le caselle sulle quali puntare con la sicurezza che i dadi ti daranno sempre ragione.

Utili approfondimenti sull’argomento con la possibilità di scaricare gratuitamente un manuale di autoaiuto per uscire da questa trappola mortale del gioco d’azzardo lo trovi cliccando qui.

Un nuovo modo per aumentare la tua autostima è renderti conto delle immense capacità mentali di cui disponi.
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